Dice il Salmo 103: “Buono e pietoso è il Signore, lento all'ira e grande nell'amore. Come un padre è tenero coi suoi figli, così il Signore con quanti credono in lui”. La correzione senza amore è sterile. La ribellione spesso nasce nei figli non per mancanza di cure, di benessere, di doni, ma per assenza di vicinanza, di ascolto, di affetto. Oggi è raro che un genitore si appassioni a dialogare col figlio e se lo stringa (spiritualmente) al petto, per far sbocciare la confidenza! 

Educare è un'arte delicata e impegnativa, un dono prezioso da implorare da Dio. Anche i piccoli meritano comprensione e rispetto. Certo è più facile accontentarli che capirli o vederli sazi e soddisfatti invece di comprenderne le insoddisfazioni interiori, fare nostri i loro interrogativi, perdonarne gli sbagli. L'ardente parola di Dio ci scuote da una fede che rischia di essere solo un tranquillante, se non un sonnifero.